24. Il giorno dopo
Il giorno dopo la famiglia Svillicic si svegliò molto presto e si affrettò a prepararsi per quel giorno. La signora Svillicic guidò ripercorrendo la stessa strada verso l’ospedale veterinario. Fu una guida nervosa in quanto dovevano aspettare fino alle 8:00 del mattino perché la clinica aprisse.
Ci fu qualcosa di sinistro nel guidare nuovamente lungo quella strada. Ricordò cupamente la vista del corpo paralizzato di Khan che sedeva accanto a lei. Ciononostante, aveva fede;
confidava che tutto si sarebbe aggiustato e che ogni cosa, qualsiasi cosa, accade sempre per una ragione.