13 foto post mortem: bizzarrie del secolo Vittoriano

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12) Premuroso padre con la figlia tra le braccia

Il trattamento “post-mortem” si chiama tanatoprassi ( dal greco thanatos, “morte”, e praxis, “pratica”) e consiste nella cura igienica di conservazione del corpo del defunto nelle ore successive al decesso. Quando il cuore smette di battere, il sangue non viene più pompato all’interno delle vie arteriose e la temperatura corporea si abbassa causando l’irrigidimento dei muscoli e il famoso “rigor mortis“. In seguito, l’ossigeno non arriva più alle cellule che muoiono progressivamente: da qui, vengono poi rilasciati gli enzimi detti lisosomiali che provocano la caratteristica puzza di cadavere. Nel caso delle foto “post-mortem”, affinché le immagini fossero verosimili, i morti erano posizionati in modo che sembrassero addormentati o in posizioni comuni, quotidiane come quelle dei vivi. La foto qui sopra ne è un esempio lampante: sia il padre che la figlia infatti sono morti.

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