13 foto post mortem: bizzarrie del secolo Vittoriano

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11) Bambino sulla sedia 

Come funziona la tanatoprassi? Si somministra un’iniezione di un fluido conservante direttamente nel sistema arterioso; in seguito, vi è una serie di cure di tipo estetico affinché l’immagine del defunto rimanga integra, ritardando così il processo di decomposizione. Questa tecnica non deve essere confusa con l’imbalsamazione perpetua: la tanatoprassi infatti è un metodo di conservazione che conserva il corpo in modo dignitoso per 10-15 giorni. Il metodo utilizzato in questa foto in particolare si chiama tanatometamorfosi, cioè trattamento delle spoglie: una sorta di mummificazione che rendesse il cadavere “vivo”, cioè con le posizioni e le espressioni che solitamente venivano assunte dal defunto. La tanatometamorfosi serviva a consolare, o per lo meno alleviare la sofferenza dei genitori che avevano appena perso un figlio piccolo di cui volevano mantenere un ricordo, paradossalmente, più “vitale“.

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